Positivo il riscontro di presenze all'incontro svoltosi ieri sulla “Legalità: il potere di chi non ha potere” organizzato dall'Italia dei Valori presso il Politeama Ruzzi. A fare gli onori di casa sono stati i candidati locali per il rinnovo del consiglio provinciale di Chieti; ha aperto l'incontro, infatti, Eliana Menna, candidata al collegio Vasto 3. A seguire gli interventi di Erminia Gatti, candidata alle elezioni europee per IDV, e del Senatore Alfonso Mascitelli coordinatore regionale dell'IDV. Presenti, l'altro candidato al secondo collegio Corrado Sabatini e il consigliere regionale Paolo Palomba. (tratto da ilgrillo)
26 maggio 2009
Incontro sulla legalità - Numerosa partecipazione
Positivo il riscontro di presenze all'incontro svoltosi ieri sulla “Legalità: il potere di chi non ha potere” organizzato dall'Italia dei Valori presso il Politeama Ruzzi. A fare gli onori di casa sono stati i candidati locali per il rinnovo del consiglio provinciale di Chieti; ha aperto l'incontro, infatti, Eliana Menna, candidata al collegio Vasto 3. A seguire gli interventi di Erminia Gatti, candidata alle elezioni europee per IDV, e del Senatore Alfonso Mascitelli coordinatore regionale dell'IDV. Presenti, l'altro candidato al secondo collegio Corrado Sabatini e il consigliere regionale Paolo Palomba. (tratto da ilgrillo)
17 maggio 2009
Lettera ai cittadini
Cara/o Cittadina/o,
l'Italia dei Valori, rappresenta il punto di partenza per un cambiamento della realtà politica e sociale della comunità.
Lo si intuisce dal nome stesso del partito:
“Italia” perché e’ importante ritornare a pensare al nostro paese come a quella culla di civiltà, solidarietà e dinamismo di cui tornare ad essere fieri.
“Valori” perché oggi più che mai abbiamo bisogno di riformulare le nostre scelte in conformità a quei pilastri etici e molari che hanno fatto grande il nostro paese.
Ne citerò solo due: la giustizia e la libertà.
Dal punto di vista costituzionale dovremmo essere tutti uguali davanti alla legge, ma questa classe politica è riuscita nell’impresa di rendere i cittadini diversi proprio per mezzo della legge!
Ma non mi riferisco solo alla giustizia dei tribunali, ma anche alla giustizia sociale, a quell’idea secondo la quale le differenze sociali non devono trasformarsi in elementi di discriminazione e prevaricazione nei confronti dei più deboli. Per ultima, ma non per importanza, dobbiamo recuperare l’idea di libertà. La libertà di avere una propria visone delle cose, una propria opinione; la libertà di esprimere la nostra diversità, le nostre critiche e le nostre proposte. La libertà di non essere emarginati politicamente, culturalmente e mediaticamente. La libertà insomma di non essere le vittime di quella che Tocqueville e John Stuart Mill chiamavano la tirannia della maggioranza, e che sembra essere lo strumento dell’attuale governo.
Una tirannia che è il risultato politico di quella che definirei la pratica dell’annientamento dell’avversario, l’idea che se si ha la maggioranza si ha automaticamente la possibilità di fare quel che si vuole.
E per questo che ho scelto l’Italia dei Valori, perché dimostra di essere l’unica forza che non vuole permettere di farsi annientare, ne’ politicamente, ne’ culturalmente, dalla prepotenza di questa classe politica.
Per questo aiutami a sostenere l'Italia dei Valori.
Eliana Menna
Candidata al Consiglio Provinciale
Collegio Vasto n. 3 (da sezione 31 a 41 e 43)
Italia dei Valori – IDV
Lo si intuisce dal nome stesso del partito:
“Italia” perché e’ importante ritornare a pensare al nostro paese come a quella culla di civiltà, solidarietà e dinamismo di cui tornare ad essere fieri.
“Valori” perché oggi più che mai abbiamo bisogno di riformulare le nostre scelte in conformità a quei pilastri etici e molari che hanno fatto grande il nostro paese.
Ne citerò solo due: la giustizia e la libertà.
Dal punto di vista costituzionale dovremmo essere tutti uguali davanti alla legge, ma questa classe politica è riuscita nell’impresa di rendere i cittadini diversi proprio per mezzo della legge!
Ma non mi riferisco solo alla giustizia dei tribunali, ma anche alla giustizia sociale, a quell’idea secondo la quale le differenze sociali non devono trasformarsi in elementi di discriminazione e prevaricazione nei confronti dei più deboli. Per ultima, ma non per importanza, dobbiamo recuperare l’idea di libertà. La libertà di avere una propria visone delle cose, una propria opinione; la libertà di esprimere la nostra diversità, le nostre critiche e le nostre proposte. La libertà di non essere emarginati politicamente, culturalmente e mediaticamente. La libertà insomma di non essere le vittime di quella che Tocqueville e John Stuart Mill chiamavano la tirannia della maggioranza, e che sembra essere lo strumento dell’attuale governo.
Una tirannia che è il risultato politico di quella che definirei la pratica dell’annientamento dell’avversario, l’idea che se si ha la maggioranza si ha automaticamente la possibilità di fare quel che si vuole.
E per questo che ho scelto l’Italia dei Valori, perché dimostra di essere l’unica forza che non vuole permettere di farsi annientare, ne’ politicamente, ne’ culturalmente, dalla prepotenza di questa classe politica.
Per questo aiutami a sostenere l'Italia dei Valori.
Eliana Menna
Candidata al Consiglio Provinciale
Collegio Vasto n. 3 (da sezione 31 a 41 e 43)
Italia dei Valori – IDV
12 maggio 2009
03 maggio 2009
Riordino Ambiti Sociali: Vasto perde 600 mila euro
La Regione Abruzzo ha predisposto il riordino degli Ambiti Sociali. Una cosa giusta perché molti Ambiti, in questi anni, hanno lavorato male a causa della discrepanza tra Comuni appartenenti a Distretti Sanitari diversi all'interno di un unico Ambito. Il riordino però prevede la penalizzazione di un unico comune: Vasto". Lo sottolinea Eliana Menna, ex assessore alle Politiche Sociali della Giunta municipale Lapenna. "L'Ambito di Vasto - spiega - viene inglobato a quello denominato Costa Sud compredente altri centri dell'area Vastese. Il nostro Comune, pur essendo sede di Distretto Sanitario, perde la sua importanza e soprattutto la sua autonomia finanziaria e parliamo di stanziamenti annui di 600.000 euro. In questo modo tutti i servizi sociali finora garantiti dovranno essere rivisti e modificati in base alle nuove esigenze che stabiliranno tutti e undici i Comuni. La riforma dovrebbe essere gi attiva dal gennaio prossimo. Dal punto di vista politico - prosegue Menna - si tratta di una operazione che umilia Vasto perché perdere lo status di Ambito monocomunale, appannaggio solo delle grandi città della Regione, facciamo un notevole passo indietro. E noto che il Comune di Vasto ha mosso solo qualche timido passo per intervenire ma non assolutamente sufficiente perché in questo caso la politica che deve far sentire la propria voce, ecco perchéo faccio un appello agli eletti di Vasto in Consiglio regionale affinché intervengano a favore della città. Il Comune ha il dovere di informare i cittadini di come una riforma approvata così causerà stravolgimenti nei servizi. Il Comune ha il dovere di informare i cittadini di come molti servizi potrebbero essere ridotti o scomparire del tutto. Non bastano le osservazioni del dirigente e l'ordine del giorno della settimana scorsa in Consiglio comunale che tra l'altro parla erroneamente di Piano Sanitario, mentre ricordo che la Riforma è dell'assessorato all Politiche attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione e Politiche sociali. Il sociale fa sempre molta fatica ad essere capito, si continua ad arrivare in ritardo e a non investire su un settore tanto delicato ed importante e che soprattutto, in un periodo cos delicato come questo, dovrebbe interessare tutti!
Tagliente risponde all'appello di E.Menna - Video
Cose fatte e cose da fare: suggerimenti al nuovo assessore
Anche se il mio incarico da Assessore sta volgendo al termine (non per motivi politici/programmatici - di interesse pubblico o per essere venuto meno il rapporto di fiducia con il Sindaco ma per altri motivi..) mi sento in obbligo di suggerire al futuro nominato alcuni obiettivi tuttavia da perseguire.
Pur se posso vantare di aver riorganizzato in maniera strutturale il settore dei servizi sociali, nel rispetto dell’attuale disciplina legislativa, permettendo in questo modo la stabilizzazione di circa quaranta precari che oggi possono veder garantiti i loro diritti come tutti gli altri lavoratori italiani; risulta necessario un maggior investimento nel settore, finalizzato ad un incremento degli stipendi degli operatori/operatrici perché palesemente sproporzionato rispetto al tipo di lavoro svolto. Un lavoro di grande responsabilità e solidarietà, fondamentale per il livello di benessere della comunità.
Inoltre, bisognerebbe potenziare il “taxi sociale” (trasporto a chiamata per disabili molto utilizzato e utile) e raggiungere l’obiettivo della “casa famiglia per minori”.
Altro tema di grande importanza è la questione del centro di aggregazione. Già nei primi mesi di legislatura avevo sottolineato la necessità di risolvere questo problema; l’anno scorso ho protocollato un documento sollecitando un intervento nel merito ma purtroppo per cause ignote è rimasto tutto sulla carta. L’attuale centro di aggregazione non è sufficientemente idoneo rispetto alle attività che vengono, inoltre è situato sotto una struttura religiosa e più di una volta sono sorti problemi di convivenza tra la comunità dei fedeli e i giovani che frequentano il centro.
Una città che vanta artisti del calibro di Luca Di Risio, La Differenza e in ultimo Santilli e che nello sport vanta un campione europeo di pugilato come Domenico Urbano e nella moto 125 cc. un giovane promettente come Andrea Iannone; non può permettersi di sorvolare su quelle che sono le necessità dei giovani ed il diritto di questi a rivendicare luoghi idonei per la loro crescita. Va considerato che l’investimento sui giovani non è a fondo perduto, infatti, per fare un esempio: la notorietà di queste eccellenze vastesi ha permesso alla città di comparire diverse volte su televisioni, radio e giornali nazionali, e credo che questo sicuramente abbia inciso a livello turistico.
Marzo 2009
Eliana Menna
Ass. Servizi Sociali
Pur se posso vantare di aver riorganizzato in maniera strutturale il settore dei servizi sociali, nel rispetto dell’attuale disciplina legislativa, permettendo in questo modo la stabilizzazione di circa quaranta precari che oggi possono veder garantiti i loro diritti come tutti gli altri lavoratori italiani; risulta necessario un maggior investimento nel settore, finalizzato ad un incremento degli stipendi degli operatori/operatrici perché palesemente sproporzionato rispetto al tipo di lavoro svolto. Un lavoro di grande responsabilità e solidarietà, fondamentale per il livello di benessere della comunità.
Inoltre, bisognerebbe potenziare il “taxi sociale” (trasporto a chiamata per disabili molto utilizzato e utile) e raggiungere l’obiettivo della “casa famiglia per minori”.
Altro tema di grande importanza è la questione del centro di aggregazione. Già nei primi mesi di legislatura avevo sottolineato la necessità di risolvere questo problema; l’anno scorso ho protocollato un documento sollecitando un intervento nel merito ma purtroppo per cause ignote è rimasto tutto sulla carta. L’attuale centro di aggregazione non è sufficientemente idoneo rispetto alle attività che vengono, inoltre è situato sotto una struttura religiosa e più di una volta sono sorti problemi di convivenza tra la comunità dei fedeli e i giovani che frequentano il centro.
Una città che vanta artisti del calibro di Luca Di Risio, La Differenza e in ultimo Santilli e che nello sport vanta un campione europeo di pugilato come Domenico Urbano e nella moto 125 cc. un giovane promettente come Andrea Iannone; non può permettersi di sorvolare su quelle che sono le necessità dei giovani ed il diritto di questi a rivendicare luoghi idonei per la loro crescita. Va considerato che l’investimento sui giovani non è a fondo perduto, infatti, per fare un esempio: la notorietà di queste eccellenze vastesi ha permesso alla città di comparire diverse volte su televisioni, radio e giornali nazionali, e credo che questo sicuramente abbia inciso a livello turistico.
Marzo 2009
Eliana Menna
Ass. Servizi Sociali
Eliana Menna esce dal prc
VASTO. L´attuale assessore al Comune di Vasto ha riconsegnato la tessera del suo partito (Rifondazione), si è dimessa da ogni incarico interno e ha anche chiuso la sede in Piazza San Pietro a Vasto.
Perché questa decisione? Lo spiega proprio Menna: «alla luce del risultato elettorale nella Regione Abruzzo e soprattutto nella provincia di Chieti, abbiamo ritenuto necessario aprire una riflessione politica nel nostro ruolo dentro il partito della Rifondazione Comunista».
Queste elezioni, secondo l'assessore, «hanno testimoniato un ulteriore allontanamento dei cittadini nei confronti della politica, segno di una chiara richiesta di cambiamento della politica e dei suoi rappresentanti».
«In un momento così difficile», continua Menna, «dal punto di vista economico e sociale per gli abruzzesi, ci saremmo aspettati un reale cambio di rotta nel modo di far politica, anche nel nostro partito, quello del Prc. Questo però no è stato. Come si può facilmente comprendere, Rifondazione non ha alcuna possibilità di ricostruire un´alternativa alla destra perché no rappresenta più un pezzo di società (né operai, né precari, né studenti...) e perché ha perso il proprio consenso nel tessuto della nostra provincia».
Secondo Menna, inoltre, «le dinamiche tutte interne a Rifondazione non hanno favorito una nuova modalità di far politica ma hanno favorito una chiusura in se stessa tanto da divenire agli occhi dei cittadini e dei suoi iscritti, lontana, autoreferenziale e senza alcuna capacità di rinnovamento».
Tratto da primadanoi.it
dicembre 2008
Perché questa decisione? Lo spiega proprio Menna: «alla luce del risultato elettorale nella Regione Abruzzo e soprattutto nella provincia di Chieti, abbiamo ritenuto necessario aprire una riflessione politica nel nostro ruolo dentro il partito della Rifondazione Comunista».
Queste elezioni, secondo l'assessore, «hanno testimoniato un ulteriore allontanamento dei cittadini nei confronti della politica, segno di una chiara richiesta di cambiamento della politica e dei suoi rappresentanti».
«In un momento così difficile», continua Menna, «dal punto di vista economico e sociale per gli abruzzesi, ci saremmo aspettati un reale cambio di rotta nel modo di far politica, anche nel nostro partito, quello del Prc. Questo però no è stato. Come si può facilmente comprendere, Rifondazione non ha alcuna possibilità di ricostruire un´alternativa alla destra perché no rappresenta più un pezzo di società (né operai, né precari, né studenti...) e perché ha perso il proprio consenso nel tessuto della nostra provincia».
Secondo Menna, inoltre, «le dinamiche tutte interne a Rifondazione non hanno favorito una nuova modalità di far politica ma hanno favorito una chiusura in se stessa tanto da divenire agli occhi dei cittadini e dei suoi iscritti, lontana, autoreferenziale e senza alcuna capacità di rinnovamento».
Tratto da primadanoi.it
dicembre 2008
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