28 febbraio 2014

Comununicato stampa su questione CO.T.IR.

La drammatica situazione del CO.T.IR. e dei suoi dipendenti che non percepiscono gli stipendi da mesi e mesi ha una sola colpa la politica. Come si fa a non assumersi le proprie responsabilità? Possibile che in questo paese è sempre colpa di qualcun altro? L’assessore all’agricoltura Mauro Febbo ha svolto la sua funzione per 5 anni e tre mesi e non capiamo come in tutto questo tempo non abbia operato per risolvere la questione CO.T.IR! L’Assessore della giunta Chiodi ci ha abituato da anni al “Ci penso io!!! Risolvo io!!! Ci metto la faccia!!!”, sistematicamente però avviene l’esatto contrario, i problemi si rinviano e non si risolvono (Vedi Consorzio di Bonifica !). L’Assessore sostiene che la legge regionale n. 59, approvata in Consiglio Regionale il 18/12/2013, oggi viene disattesa dai dirigenti regionali. Io, umile consigliera di minoranza della Provincia di Chieti, mi domando: ”ma l’Assessore non ha il compito di vigilare sulla corretta attuazione di una legge e di impartire direttive quando necessario?”. Credo proprio di si!!! Lamentarsi per la propria scarsa azione amministrativa e mancanza di autorevolezza nei confronti del proprio settore fa arrabbiare ancora di più chi i problemi li vive sulla propria pelle e da mesi non riceve lo stipendio. Capisco che per l’ass. Febbo è difficile ammettere di aver fallito, oggi però l’amministrazione regionale ha l’obbligo etico e politico di fare un gesto concreto attraverso la ricerca di fondi veri. E’ sufficiente fare una semplice variazione di bilancio, in questo modo è possibile pagare gli stipendi del CO.T.IR. di Vasto e degli altri centri di ricerca. Ricordo sempre che Chiodi solo 2 mesi fa, attraverso una rimodulazione dei fondi FAS, tolse 3 milioni di euro alla nostra Provincia destinati alla viabilità per darli alla sua cara Provincia di Teramo! Eliana Menna - Idv

Primarie - Mascitelli a Vasto - Intervento di Eliana Menna - 27 feb 2014

26 febbraio 2014

Mario Negri Sud - Nessun risultato con la fondazione

SANTA MARIA IMBARO. «Lo Statuto del Mario Negri Sud è quello approvato dal consiglio provinciale e dalla Regione oppure un altro che non ha alcuna forma di legittimità?». All'indomani delle voci sulla riduzione della dotazione organica fino al 50% dei dipendenti del prestigioso centro di ricerche e di un debito salito a 4milioni e 500mila euro, la minoranza consiliare della Provincia interviene ancora sulla crisi che affligge in Negri Sud e pone ulteriori dubbi. «Sono passati diversi mesi dalla trasformazione in Fondazione del Negri Sud», dicono Camillo D'Amico (Pd), Nicola Tinari (Prc), Eliana Menna (Idv) e Giovanni Mariotti (Sel), «ma di progetti di rilancio non c'è alcuna traccia. Qual è il ruolo della Regione? L'unica cosa di cui si parla e straparla sono solo gli esuberi. Il primo a parlarne è stato il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio in piena fase di trasformazione del consorzio e continuano a trapelare voci in tal senso anche da parte degli attuali amministratori che, nei fatti, sono gli stessi di prima. É ormai chiaro che la trasformazione non ha prodotto i risultati sperati anzi si sta trasformando sempre più in un calvario. Ci batteremo con ogni mezzo contro i licenziamenti». (d.d.l.)
Tratto da ilCentro

Castiglione M. Marino. Zona franca montana, la proposta dell’Idv

Zone franche montane, riduzione delle accise sulla benzina, abbassamento delle tasse alle imprese che operano nell’entroterra. Sono queste le principali proposte emerse, ieri pomeriggio a Castiglione Messer Marino, dall’incontro pubblico tra i cittadini dell’Alto Vastese e gli esponenti politici dell’Italia dei Valori. Presenti i consiglieri regionali Alfonso Mascitelli e Lucrezio Paolini, la consigliere provinciale Eliana Menna e l’assessore comunale Enzo Fangio. Proprio Mascitelli sarà candidato alle primarie del centrosinistra per le regionali e il senso di questi incontri sul territorio è quello di recepire direttamente dai cittadini le istanze e le problematiche, ma anche i suggerimenti da inserire nel programma.
Viabilità, sanità e zone franche montane, sono queste le principali tematiche affrontate nel corso del dibattito. «Non chiediamo la luna, – ha esordito l’assessore comunale Enzo Fangio – vogliamo soltanto che ci vengano assicurati i diritti basilari: una viabilità decente e sicura, un servizio sanitario di emergenza urgenza efficiente. La Regione ha semplicemente dimenticato questi territori, pensando solo ed esclusivamente alla costa. La proposta di istituire una zona franca montana, con tasse sensibilmente ridotte, come fanno già in Piemonte e Trentino, dovrà essere inserita nel programma di chi andrà ad amministrare la Regione».
Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliere provinciale Eliana Menna, che ha ricordato le battaglie dell’Idv in Provincia in tema di viabilità.
Anche il sindaco di Castelguidone, Donato Sabatino, intervenuto durante il dibattito, ha sposato l’idea delle zone franche montane a tassazione agevolata, rilanciando: «Si dovrebbero ridurre, a noi residenti in zone montane e disagiate, anche le accise sulla benzina e soprattutto sul gas da riscaldamento che praticamente utilizziamo per otto-dieci mesi all’anno
Il consigliere Paolini ha ipotizzato di ripensare l’abolizione delle Comunità montane. «Siamo sicuri che si sia ottenuto davvero un risparmio? O probabilmente gli sprechi sono altrove e dunque si doveva tagliare in ben altri settori della politica e dell’amministrazione? La soppressione delle Comunità montane ha impoverito ancor di più il territorio, creando un altro problema, quello del riassorbimento dei dipendenti».
A chiudere i lavori il già senatore Mascitelli che si è impegnato a far inserire nel programma del centrosinistra le proposte emerse nel corso del dibattito. «E’ impensabile continuare con un Abruzzo a due velocità: la costa, che ha tutto e la montagna che non ha niente. Non mi scandalizza quello che Chiodi fa nelle stanze degli alberghi, ma quello che non ha fatto, da ammninistratore, per l’Abruzzo. Bisogna eliminare la diseguaglianza, anche sociale, che c’è oggi tra i residenti sulla costa e quelli delle zone interne. C’è in vigore una legge sulla montagna, di quattordici anni fa, mai applicata. E si potrebbe cominciare ad applicare quella legge per rilanciare le zone montane, sarebbe già un inizio, ma sicuramente l’idea delle zone franche montane la faremo nostra e la inseriremo nel programma di governo».
Tratto da quiquotidiano.it

12 febbraio 2014

Esprimiamo preoccupazione per la fretta con cui si vuole realizzare l’Agenzia ARAP

VASTO. Ieri mattina a Vasto si è tenuta una conferenza stampa dell’IDV di Vasto e della candidata alla Regione Abruzzo Eliana Menna, sulla riforma regionale che sopprime tutti i consorzi industriali cos’ì come li abbiamo conosciuti.
“Questa giunta regionale abruzzese non è più legittimata a fare azioni politiche amministrative! “A tre mesi dal voto e dopo lo scandalo “Rimborsopoli” che ha coinvolto la gran parte dei rappresentanti della Regione Abruzzo, compreso il Presidente Chiodi , non si può pensare di proseguire con la realizzazione dell’ARAP, l’Azienda Regionale delle Aree Produttive che sostituisce i Consorzi industriali.
La riforma che penalizza, come al solito, Vasto e il Sangro le due zone con la maggior parte di presidi produttivi della Regione, assorbe e scippa al Consorzio Industriale del Vastese un patrimonio non indifferente sia in termini di infrastrutture, di liquidità e di professionalità.
“Oggi esprimiamo la nostra preoccupazione insieme agli industriali, ai lavoratori del consorzio ed insieme a tutti i cittadini del nostro territorio perché la fretta con la quale si vuole procedere alla realizzazione dell’Agenzia ARAP può essere molto pericolosa. Se si procedesse ad una fusione dei consorzi oggi, si passerebbe ad avere una struttura con almeno 70 dipendenti, insostenibile da punto di vista finanziario ed impossibilitata ad erogare servizi alle imprese se non attraverso un ulteriore aumento delle tariffe”.
Oggi la macchina amministrava regionale deve fermarsi e lasciare l’onere di decidere, modificare , legiferare a coloro che saranno designati a governare dopo il 25 Maggio.
E’ inoltre quantomeno inopportuno per non dire altro.. che arrivino appelli da parte di consiglieri regionali del nostro territorio , fin ora parte attiva e sostenitrice dell’amministrazione Chiodi, i quali auspicano almeno una rappresentanza ed un posto nel CDA di turno!
Tratto da vastoweb.com