30 agosto 2010

L'amministrazione Prov. taglia 900.000 € ai Servizi Sociali - Meglio cedere le competenze ai comuni

La Provincia di Chieti gestisce alcuni servizi sociali di cui usufruiscono moltissimi i cittadini. Le competenze riguardano: “Accordo di programma L.104/1992. Trasporto e Assistenza Specialistica alunni disabili della Scuola Media Superiore. Servizio Ciechi pluriminorati- L. 284/97 (S.A.E.D.). Servizi a favore di ciechi e sordi L.32/97. Assistenza Domiciliare extrascolastica per studenti disabili della Scuola Media Superiore (S.A.E.D). Contributi per organizzazione servizi a favore dei disabili. Assistenza agli handicappati. Centro servizi famiglia. Osservatorio Sociale Provinciale. Contributi a Enti e Associazioni per attività e iniziative nell’ambito sociale. Politiche della famiglia.”
L’attuale amministrazione provinciale di Chieti di centro destra nell’ambito del Bilancio approvato lo scorso Aprile ha tagliato oltre 900.000 euro in questo prezioso settore. Questo taglio rappresenta un serio problema per tutti i cittadini della Provincia, soprattutto per i più bisognosi. In questo primo anno di amministrazione, nonostante le proteste dell’IDV e di tutta la minoranza, non si è avviato nulla né in termini di miglioramento dei servizi esistenti né in termini di nuove progettualità. Ora, la riflessione che noi vorremmo stimolare è questa : se gli amministratori provinciali di centro destra non vogliono o non sono in grado di gestire i servizi alla persona forse dovrebbe cedere agli Ambiti Sociali territoriali le somme e le competenze di cui dispone la Provincia, in modo che gli stessi ambiti possano organizzarsi al meglio. Se la maggioranza di centro destra oltre agli spot fatti in campagna elettorale non opera amministrativamente ma anzi penalizza il settore con tagli corposi al bilancio dovrebbe almeno avere la compiacenza di ammettere che sul versante dei servizi sociali nulla vuole fare! Ci troviamo in una situazione paradossale dove da una parte l’amministrazione di Enrico di Giuseppantonio chiede alla Regione più competenze (come l'acqua e i rifiuti ) e dall’altra, però, non si occupa neanche di quelle che già ha! L’Idv non vuole fare una proposta provocatoria ma vuole realmente che si apra un confronto sui servizi sociali di cui tutti si riempiono la bocca ma che poi sono i primi ad essere sacrificati in nome della "parità di bilancio". Anche in Consiglio solleveremo la questione, ancora una volta, insieme alla minoranza tutta, auspicando un coinvolgimento dei Comuni e degli Ambiti Sociali territoriali.