20 dicembre 2013

Sull'Istituto Agrario di Scerni

VASTO. Entro la fine del mese verrà adottato dall’Amministrazione Provinciale di Chieti il Piano Provinciale di Dimensionamento della Rete Scolastica. Un atto importante che avrà notevoli ricadute in termini di formazione e lavoro per i nostri giovani. “In particolar modo voglio porre l’attenzione sull’Istituto Tecnico Agrario del Comune di Scerni, storica istituzione scolastica, che rischia di venir aggregata a qualche istituto di diverso indirizzo con conseguente perdita della Dirigenza e del relativo organico.
"L’Istituto Agrario -dichiara Eliana Menna, consigliere provinciale dell'IDV-è utile ricordarlo, forma gli operatori ed i tecnici del settore agrario dal 1880 e, tenuto conto che l’agricoltura rappresenta ancora un settore economicamente rilevante per la provincia di Chieti e per l’intera Regione Abruzzo penso sia necessario individuare questo Istituto come strategico e di conseguenza fare tutte le azioni necessarie per evitare si possa comprometterlo.
Oggi più che mai l’agricoltura ( con tutto ciò che ne consegue-produzioni-produzioni tipiche-economie di attrazione turistica) evidenzia in mille il suo ruolo strategico e, considerata inoltre la forte crisi che vivono altri settore come l’industria ed il commercio sarebbe un danno incalcolabile non puntare su una scola come questa. Per questo-conclude- faccio appello all’amministrazione provinciale affinchè si mantenga l’autonomia dell’Istituto agrario con la sua dirigenza.
Tratto da vastoweb.com

19 dicembre 2013

Sulla riforma dei consorzi industriali e la costituzione dell'ARAP - comunicato

La riforma regionale dei consorzi industriali, tanto voluta dalla maggioranza di Centro-destra guidata da Gianni Chiodi, produce solo ricadute negative e non diminuisce la spesa pubblica.
Con l’istituzione dell’Arap la regione è riuscita a togliere al comprensorio vastese soldi, patrimonio, lavoro ed occupazione! Si tratta di un nuovo ente pubblico che concentra a sé tutte le competenze dei consorzi industriali abruzzesi, un nuovo carrozzone che toglie al nostro territorio, al nostro tessuto produttivo ed ai nostri lavoratori la possibilità di decidere ed intervenire direttamente sulla politica industriale. Forse non tutti hanno ancora compreso le ricadute negative che produrrà questa riforma regionale ma ben presto ci si accorgerà che dietro alla finta argomentazione della razionalizzazione della spesa pubblica si nasconde la volontà di accentrare tutto il potere pianificatorio e di gestione nelle mani della regione ed in particolar modo nelle mani dell’assessore regionale con delega all’industria ed alle attività produttive. Il nostro consorzio di bonifica aveva un bilancio attivo, un patrimonio cospicuo, tanti progetti realizzati e da realizzare. Invece, ora, con l’istituzione dell’Arap e con le conseguenti fusioni patrimoniali già in corso nulla potrà più essere deciso da noi vastesi. La scusa della regione secondo cui alcuni consorzi industriali erano in perdita non giustifica la scelta fatta (cioè di mettere tutti sullo stesso piano) infatti si poteva intervenire direttamente sugli enti inefficienti senza penalizzare un ente produttivo come il nostro. Inoltre, la nostra zona, insieme alla Val di Sangro, ha una concentrazione industriale decisamente maggiore rispetto agli altri territori e questo doveva essere tenuto in debita considerazione dal legislatore regionale.
Bene ha fatto, dunque, il Comune di Vasto a proporre ricorso al Tribunale amministrativo e questo perché quando si trattano argomenti così importanti per la comunità il ricorso giurisdizionale assume un carattere non solo tecnico ma anche politico. La scelta del Comune è coerente con la posizione della gran parte delle forze politiche vastesi che ha espresso un gran “NO” alla riforma dei consorzi così come articolata!! E’ bene ricordare, tuttavia, che questa riforma non è stata osteggiata dagli attuali consiglieri regionali vastesi di centro destra.
L’accanimento politico di Gianni Chiodi e del suo governo contro la nostra provincia (come nel caso dei mancati fondi per le strade provinciali), contro Vasto e la zona del vastese continua senza sosta. In questi cinque anni “e mezzo” Chiodi ha dimostrato di non rappresentare tutti gli abruzzesi..
Vasto, 10 Dicembre 2013

11 dicembre 2013

Dissesto

[...]
L'IdV di Vasto, attraverso un intervento del coordinatore cittadino Marco Del Bonifro e del consigliere provinciale Eliana Menna, richiama il Comune alle proprie responsabilità. "Il fenomeno franoso di questi giorni - scrivono - non va sottovalutato: le nostre zone più fragili ed esposte vanno monitorate. Va tenuta alta l'attenzione è chiaro ed è soprattutto il Comune che deve farsene carico. Via Tre Segni, contrada Lota, via Santa Lucia, via Anghella, loggia Amblingh, Madonna delle Grazie, via Adriatica, zona San Michele, Sant'Antonio Abate, Montevecchio, contrada Pozzitello, costone strada Istonia e il muraglione di via Magnacervo sono zone belle e allo stesso tempo vulnerabili e per questo che riteniamo sia indispensabile leggere queste fragilità ed intervenire al più presto. Da par nostro, per quel che è di competenza, la nostra consigliera provinciale Eliana Menna di certo farà sentire la sua voce in Provincia ma ribadiamo che un piano efficace e risolutivo va pensato, programmato ed eseguito dal Comune di Vasto".
Tratto da histonium.net
Tratto da ilcentro_11.12.2013 (immagine)